
Articolo di Annamaria Niccoli
2 ottobre 2025
Le acque internazionali si sono trasformate, ancora una volta, in teatro di scontro diplomatico e militare nella serata del 1° ottobre 2025. Le forze navali israeliane (IDF) hanno intercettato e abbordato la Global Sumud Flotilla, una missione umanitaria internazionale composta da oltre 50 imbarcazioni, in un’operazione che riaccende la complessa controversia sul blocco navale di Gaza e sui limiti del diritto marittimo.
L’operazione, avvenuta a circa 70 miglia nautiche (130 km) dalla costa di Gaza, ha bloccato il tentativo di oltre 200 attivisti internazionali, tra cui la nota ambientalista svedese Greta Thunberg, di consegnare aiuti essenziali a una popolazione civile sull’orlo della catastrofe umanitaria. L’incidente ha immediatamente sollevato un’ondata di condanne e ha messo in luce una profonda spaccatura sulla legittimità dell’azione in alto mare.
L’intervento è scattato intorno alle 20:30 ora di Gaza, focalizzandosi inizialmente sull’imbarcazione Alma, a bordo della quale si trovava Thunberg. Fonti della Flotilla hanno denunciato l’utilizzo di cannoni ad acqua contro almeno cinque navi e, in un caso particolarmente grave, il deliberato speronamento della nave Florida, atti che gli attivisti qualificano come “aggressive e intimidatorie manovre” in acque libere.
Un elemento di particolare preoccupazione è l’interruzione confermata delle comunicazioni delle navi abbordate da parte delle forze israeliane, un’azione che secondo gli attivisti mirava a impedire la diffusione di segnali di soccorso e la trasmissione in diretta delle immagini dell’assalto, oscurando potenzialmente la dinamica dell’intervento.
Delle circa 50 imbarcazioni iniziali, almeno 21 sono state abbordate e più di 200 attivisti, inclusi 22 cittadini italiani, sono stati fermati. Le navi intercettate sono ora scortate verso il porto di Ashdod, dove gli attivisti saranno trattenuti per l’interrogatorio e la successiva espulsione entro 72 ore, in un’operazione resa più complessa dalle concomitanze con le festività di Yom Kippur. Fonti aggiornate indicano la presenza di parlamentari a bordo di alcune navi, tra cui il Senatore del Movimento Cinque Stelle Marco Croatti e l’europarlamentare AVS Benedetta Scuderi sulla nave Morgana.
L’intercettazione ha riacceso un acceso dibattito giuridico. La Flotilla e numerosi esperti di diritto marittimo hanno immediatamente bollato l’operazione come una “violazione chiara del diritto internazionale”. Il principio cardine del Diritto del Mare (UNCLOS) è la libertà dei mari oltre le 12 miglia nautiche dalle coste, dove ogni nave è soggetta esclusivamente alla giurisdizione dello Stato di bandiera.
L’intercettazione in acque internazionali è consentita solo in casi estremamente gravi come pirateria, tratta di schiavi o traffico di stupefacenti, categorie che non si applicano a una missione umanitaria civile e pacifica. Israele giustifica l’azione appellandosi al blocco navale imposto su Gaza, ma tale blocco è a sua volta contestato. Il Manuale di Sanremo sui conflitti armati in mare impone un limite cruciale: non si può impedire il transito di beni di prima necessità se la popolazione civile non ha cibo o mezzi di sussistenza, una condizione ampiamente documentata a Gaza.
Mentre il Segretariato delle Nazioni Unite segue la situazione con “profonda preoccupazione”, le reazioni internazionali sono state rapide:
Il Premier della Malesia, Anwar Ibrahim, ha condannato “fermamente l’intercettazione” parlando di “intimidazioni e coercizione”.
In Italia, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato l’espulsione degli italiani fermati, mentre in patria si sono scatenate proteste e l’annuncio di uno sciopero generale da parte di sindacati come la CGIL e USB per il 3 ottobre.
Hamas ha definito l’azione israeliana “pirateria e terrorismo marittimo”, in un contesto in cui, nelle stesse ore, si registrano almeno 73 palestinesi uccisi a Gaza dagli attacchi israeliani.
L’Europa appare divisa: l’Italia, dopo aver fornito inizialmente una scorta navale, ha mutato rotta, esortando gli attivisti a fermarsi e proponendo uno sbarco degli aiuti a Cipro.
Lo Scenario Umanitario di Gaza
L’azione militare non è solo un atto politico-militare, ma un aggravamento diretto di una crisi umanitaria acuta. Secondo l’OCHA e l’Integrated Food Security Phase Classification (IPC), lo stato di carestia è stato ufficialmente dichiarato nel Governatorato di Gaza già ad agosto 2025, con la previsione di una sua espansione a tutta la Striscia entro ottobre. Con oltre 65.000 persone uccise dal 7 ottobre 2023 e il 75% degli ospedali non funzionanti, il sequestro degli aiuti trasportati dalla Flotilla (cibo, medicine e attrezzature) solleva la questione di una palese violazione dei principi del diritto umanitario internazionale, che impone la protezione dei civili e la fornitura di assistenza.
Nonostante l’abbordaggio, le circa 23 navi rimanenti del convoglio hanno dichiarato di proseguire la navigazione verso Gaza, mantenendo alta la pressione internazionale sulla questione del blocco navale. Una di esse, la Mikeno, risulta ferma a zero nodi a poche miglia dalla costa, un simbolo della sfida incessante e del rischio che grava su questa missione. La determinazione degli attivisti, unita alla gravità dello scenario a Gaza, spinge la comunità internazionale a confrontarsi urgentemente con la legittimità etica e legale del blocco in un momento di catastrofe annunciata.
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NOTE:
https://www.ochaopt.org/content/humanitarian-situation-update-326-gaza-strip
https://www.ochaopt.org/updates
Updates | United Nations Office for the Coordination of
01 Oct 2025. Gaza Humanitarian Response Update | 14 – 27 September 2025
https://www.un.org/unispal/document/humanitarian-situation-update-321-gaza-10sep25/·(2025-09-10)
https://docs.un.org/ru/S/2025/560·(2025-09-08)S/2025/560
https://www.un.org/unispal/document/ocha-press-release-24sep25/·(2025-09-24)
https://www.un.org/unispal/document/ocha-sitrep-gaza-28aug25/·(2025-09-02)
https://fscluster.org/state-of-palestine/document/gaza-strip-ipc-acute-food-insecurity-and
https://openknowledge.fao.org/bitstreams/834791be-8ed7-4db7-9afb-e24e52030041/download·(2025-08-27)
https://govextra.gov.il/mda/ipc/gaza/
https://fews.net/middle-east-and-asia/gazaGaza
https://sana.sy/en/international/2264037/·(2025-08-28)
https://news.un.org/en/story/2025/08/1165631·(2025-08-12)
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1201971225002437
https://news.un.org/en/story/2025/06/1165011·(2025-06-27)
https://www.un.org/unispal/document/unrwa-situation-report-187-05sep25/
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