Foto: Catholic Press Photo

Articolo di Annamaria Niccoli

8 ottobre 2025

L’ombra del conflitto in Medio Oriente si proietta con intensità inedita sulla Santa Sede, ridefinendo la dinamica di potere e lo stile comunicativo tra Papa Leone XIV (Prevost) e il suo Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin. L’intervista di Parolin a “L’Osservatore Romano”, in occasione dell’anniversario dell’attacco del 7 ottobre, ha innescato un’accesa polemica diplomatica con Israele, portando in superficie non una frattura, ma una complessa e complementare inversione dei ruoli nella politica estera vaticana.

Mentre la risposta diplomatica israeliana si è fatta sentire con forza, accusando la Santa Sede di “equivalenza morale”, l’intervento finale di Papa Leone XIV ha non solo difeso, ma ratificato in toto la linea del Cardinale, elevando la sua analisi rigorosa al rango di magistero diplomatico ufficiale. È stabilito che il Papa è garante prudente e Parolin agisce come stratega politico e rigoroso interprete del diritto umanitario.

Sotto Papa Francesco (Bergoglio), la Segreteria di Stato era spesso moderatrice, impegnata a “far rientrare le tensioni diplomatiche” causate dagli interventi papali diretti e talvolta inattesi. L’accentramento della diplomazia da parte del Pontefice limitava il raggio d’azione formale della Curia.
Con l’avvento di Papa Leone XIV (Prevost), la scena muta radicalmente. Il nuovo Pontefice adotta uno stile comunicativo “molto prudente e misurato” sulle crisi internazionali, delegando con fiducia e ristabilendo le competenze formali dei suoi collaboratori. Questa scelta ha di fatto potenziato il Cardinale Parolin, che emerge come un vero e proprio “battitore libero”, forte della totale fiducia papale.
Paradossalmente, l’unica fonte di tensione esplicita tra i due non riguarda la sostanza politica, ma la tattica comunicativa. Leone XIV ha istituito i “briefing del martedì” (incontri settimanali e accessibili con la stampa a Castel Gandolfo), che lo espongono costantemente ai media. Una pratica che Parolin avrebbe espresso ai suoi collaboratori come fonte di “totale dissenso per i rischi di questa costante esposizione mediatica papale”. La frizione, dunque, è sullo stile e sulla prudenza, non sulla strategia.

Il cuore della crisi diplomatica risiede nelle dichiarazioni di Parolin in occasione del 7 ottobre:
– Parolin ha condannato in modo fermo e assoluto l’attacco di Hamas come “massacro indegno e disumano” e “ingiustificabile”, ribadendo il giudizio morale contro la violenza sui civili.
– Riconoscendo il diritto di Israele a difendersi, ha posto il rigoroso limite del diritto internazionale umanitario (DIU) e della proporzionalità. La risposta militare israeliana è stata definita “sproporzionata”, definendo le conseguenze su Gaza come “disastrose e disumane”.
– Inaccettabilità delle vittime collaterali: L’espressione più tagliente e significativa dal punto di vista etico è stata la denuncia: è “inaccettabile e ingiustificabile ridurre le persone umane a mere ‘vittime collaterali’”. Questo concetto, radicato nella Dottrina Sociale della Chiesa e nell’etica della guerra, rigetta ogni relativismo morale sulla sofferenza dei civili.
– Critica alla comunità internazionale: Il Cardinale ha allargato la critica alla responsabilità globale e al fallimento delle Nazioni Unite, dichiarando che “non basta dire che è inaccettabile quanto avviene e poi continuare a permettere che avvenga.”
La sua posizione non è solo politica, ma una teologia dell’azione, che rifiuta l’idea di “rinchiuderci nelle sacrestie”: “la fede cristiana o è incarnata o non è”, chiamando all’”impegno concreto, la mobilitazione delle coscienze, le iniziative di pace”.

La risposta dell’Ambasciata di Israele presso la Santa Sede è stata immediata e furiosa, accusando la Santa Sede di creare una “problematica equivalenza morale” tra l’azione di Hamas e il diritto di Israele all’autodifesa. Il timore era che le parole di Parolin potessero “minare gli sforzi per porre fine alla guerra”.
Di fronte a questa montante tensione, Papa Leone XIV è intervenuto in modo cruciale. Mentre il Papa aveva mantenuto un tono più conciliante, condannando l’antisemitismo e lodando i “passi in avanti nelle trattative di pace”, la sua dichiarazione finale ha fugato ogni dubbio sulla linea ufficiale: “Preferisco non commentare adesso, il cardinale ha espresso molto bene l’opinione della Santa Sede.”

Questo non è stato un semplice atto di difesa, ma un atto gerarchico e politico. L’intervento di Leone XIV ha sanato immediatamente la tensione diplomatica interna, elevando l’analisi critica di Parolin a posizione ufficiale del Vaticano. Parolin articola la linea politica rigorosa e critica (definita “neo bergogliana”), e Leone XIV che mantiene il ruolo di garante dell’unità istituzionale e moderatore ultimo.

La “presunta tensione” in Vaticano tra il Pontefice prudente e il Cardinale forte e critico si risolve, per il momento, in una unità sostanziale della visione politica sulla crisi di Gaza. Il Vaticano, attraverso Parolin, ha ribadito il suo rigore morale e giuridico, riconoscendo il diritto alla difesa, ma condannando fermamente la sproporzione e la tragedia umanitaria.
L’azione di Leone XIV ha ratificato la necessità di bilanciare la condanna del terrorismo con la preoccupazione per la risposta militare e il riemergere dell’antisemitismo, proiettando all’esterno un’immagine di leadership binaria ma coesa. È ora il magistero diplomatico ufficiale del Vaticano in Medio Oriente, ancorato alla soluzione dei “due popoli e due Stati” e al primato del Diritto Internazionale Umanitario.

  • Foto: Catholic Press Photo / Fonte: Comunione e Liberazione (clonline.org)
  • Parolin, P. (2025, 7 Ottobre). “Etica della Guerra e Diritto di Difesa: L’Imperativo della Proporzionalità a Gaza.” L’Osservatore Romano.
  • Ambasciata d’Israele presso la Santa Sede. (2025, 8 Ottobre). Nota Verbale e Comunicato Stampa in Risposta all’Intervista del Cardinale Parolin.

Leone XIV. (2025, 9 Ottobre). Briefing del Martedì: Dichiarazioni sulla Pace e Ratifica della Linea Parolin. Castel Gandolfo, Sala Clementina.

Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. (1998). Dottrina Sociale della Chiesa: Compendio. Libreria Editrice Vaticana
https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2025-10/parolin-anniversario-hamas-gaza-ostaggi-violenza-antisemitismo.html

Reuters, “Top Vatican cardinal says Israel carrying out ongoing massacre in Gaza” (6 ottobre 2025)

Times of Israel, “Vatican’s top diplomat says Israel carrying out ‘massacre’ in Gaza” (6 ottobre 2025)

Al Jazeera, “Israel-Vatican tensions rise after Parolin interview on Gaza war” (7 ottobre 2025)

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